LEGGE OMOTRANSFOBIA BOCCIATA: NON E' CAMBIATO NIENTE
E' davvero triste vedere lo spettacolo di un intero movimento LGBT
impegnarsi in una battaglia persa per una leggina che ben poco avrebbe
inciso nella vita reale e quotidiana del 99% delle persone gay,
lesbiche, trans.
Certo vi era un valore simbolico ma neppure questo valore simbolico è passato.
E poi non ci si batte con tanta foga per un valore simbolico dimenticando le vere esigenze di un popolo (LGBT).
Ci
sarebbero leggi per cui varrebbe la pena PERDERE in parlamento. Si
perché è evidente che si perderebbe qualsiasi proposta di legge
migliorativa dei diritti delle persone LGBTI (I è per intersessuati, di
cui non frega un caxxo a nessun leader del movimento, talvolta anche
trans) perderebbe in questo parlamento.
Bisogna dire che
perderebbe anche in parlamenti paragonabili a quello di Prodi con gente
come Dini o Mastella (domani potrebbero essere sostituiti da Casini).
Queste
sono leggi che potrebbero passare in caso di un vero miracolo italiano.
Cioè elezioni che diano la maggioranza dei voti a rifondaioli,
radicali, un PD epurato dalle intrusioni vaticane, SEL, Futuro e
Libertà, Italia dei Valori e - FORSE - quella cosa strana che si
chiama... come si chiama più la propaggine politica di Rutelli? Ah si...
API... "con API si vola" diceva una antica pubblicità di benzine.. per
un voto trasversale vincente. Divago e questa volta non voglio farlo.
Quanta
impotenza può avere accumulato una dirigenza LGBT in tanti anni dove
non è riuscita a migliorare del 5% la vita di gay, lesbiche, trans,
attraverso un atto politico, per arrivare a considerare questa leggina
come fosse lo spartiacque tra la cittadinanza piena e la cittadinanza di
serie B?
Ha un valore simbolico. Si è vero. Ma si va a perdere
per proporre una legge per le aggravanti per i reati omotransfobici? Ho
persino qualche dubbio che abbiano senso le aggravanti che non siano
oggettivamente evidenti all'interno di ogni singolo processo... Faccio
un esempio. Dove vale di più l'aggravante: dieci uomini armati che
assalgono un etero disarmato per le sue idee politiche mentre porta i
bambini all'asilo o un manipolo di skin-without-head che offende e tira
uova a una coppia di gay con lo spray di peperoncino in tasca?
Sia
chiaro, non dimentico la raffica di omicidi perpetrata contro gay e
trans in questo periodo, specie a Roma. Io non posso dimenticarlo perché
per 10 anni ho comunicato al sito internazionale del Transgender Day of
Remembrance le vittime di omicidio transfobico avvenuto sul territorio
italiano, nella solitudine più assoluta (nel senso che nessun* mi
aiutava). Ma se siamo agli omicidi, al bullismo, alle offese gratuite,
vuol dire che qualcosa di molto grande sta cambiando in peggio in
Italia. Basta guardare i feminicidi (io preferisco chiamarli donnicidi),
le violenze sessuali su persone con problemi di handicap mentale, gli
orrori concessi dallo Stato a private aziende a gestire Lager per
anziani malati (in genere di demenza senile), le carceri.. non riesco a
nominare tutto. Non si può analizzare l'omotransfobia come un fenomeno a
se stante.
E allora, dato che si perde, perché non perdere con dignità presentando VERE LEGGI che dimostrino in che paese viviamo.
Dove sono finite le battaglie per:
- Il matrimonio anche omosessuale;
- Il cambio di documenti alle persone trans senza pretendere in cambio, per obbligo, pezzi di carne sana chirurgicamente tagliata e modificata;
- UNA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE SUL LAVORO CHIARA ED EFFICACE CHE RECEPISCA LE VARIE DIRETTIVE EUROPEE PER TRANS E OMOSESSUALI (sono direttive diverse ma altrettanto chiare)
- porre fine all'abominio commesso sui bambini nati intersessuati che vengono sottoposti alla "cosiddetta normalizzazione" (assegnazione arbitraria ad un sesso o all'altro attraverso intervento di rettifica genitale durante l'infanzia, ovvero ben prima che si sviluppi, in un soggetto inter-sesso, la sua natura più maschile, più femminile o - perché no? - NEUTRA)
A
dire il vero, sull'ultimo punto sbaglio a dire "dove è finita questa
battaglia" perché non è mai iniziata e compare nei programmi dei Pride
(non tutti) da Genova in poi dove io stessa proposi l'immissione di
questa proposta che è la più importante dal punto di vista etico.
Programmi di Pride che, è noto, sono carta straccia in quanto non
indirizzati a nessuno in particolare (quindi nessuno deve rispondere
alle istanze) e mancanti totalmente di ogni forma di "lotta" nel caso in
cui le piattaforme fossero ignorate.
Tutta ARIA FRITTA. Questo è
il movimento LGBT in Italia oggi, senza eccezione alcuna. Non faccio
neppure l'eccezione di Crisalide Pangender perché non fa parte del
movimento LGBT pur nella disposizione di collaborarvi qualora nascesse
qualche iniziativa seria. Non la farei comunque vista la scarsa adesione
ad un progetto, ad una visione delle problematiche di genere e
orientamento sessuale che vada oltre le microidentità difese a spada
tratta dei gay macho, dei gay effemminati, delle lesbiche butch, delle
lesbiche femme, delle trans, dei trans, delle e dei trans nascoste/i o
visbili, operate/i o non operate/i (e operate dove, quanto, con che
riuscita...) ed altri infiniti microclan che, detto tra noi, spesso non
si amano gran che l'uno con l'altro. Un'adesione aperta a tutti e
chiunque perché una identità di genere e un orientamento sessuale lo
abbiamo tutte e tutti. E sono individuali, non inseribili tutti questi
"dati" nelle categorie, maschio, femmina, trans o etero/omo e.. toh..
bisessuale (che non è un orientamento a se stante).
Non viene, non
sono pronti i tempi. Spero con tutto il cuore di riuscire a pubblicare
BENE il Manifesto Pangender e Dintorni perchè aiuti a comprendere più
persone e far riferimento a Crisalide o far aderire altre ass.ni alla
visione (aperta) prevista nel Manifesto.
Per ora godiamoci questo tentativo di cambiare qualcosa per non cambiare niente... e per di più fallito.
Mirella Izzo
P.S.:
so che da molto tempo le leadership LGBT non mi leggono più e sono ben
felici d'essersi tolte dalle ovaie/palle una "contestazione radicale" al
movimento, ciononostante mi scuso con eventuali lettrici/tori
appartenenti al movimento per essersi dovute/i leggere cose già scritte
decine di volte nelle liste del "movimento LGBT" prima che ne uscissi
Nessun commento:
Posta un commento