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giovedì 28 luglio 2011

LEGGE OMOTRANSFOBIA BOCCIATA: NON E' CAMBIATO NIENTE


E' davvero triste vedere lo spettacolo di un intero movimento LGBT impegnarsi in una battaglia persa per una leggina che ben poco avrebbe inciso nella vita reale e quotidiana del 99% delle persone gay, lesbiche, trans.
Certo vi era un valore simbolico ma neppure questo valore simbolico è passato.
E poi non ci si batte con tanta foga per un valore simbolico dimenticando le vere esigenze di un popolo (LGBT).


Ci sarebbero leggi per cui varrebbe la pena PERDERE in parlamento. Si perché è evidente che si perderebbe qualsiasi proposta di legge migliorativa dei diritti delle persone LGBTI (I è per intersessuati, di cui non frega un caxxo a nessun leader del movimento, talvolta anche trans) perderebbe in questo parlamento.
Bisogna dire che perderebbe anche in parlamenti paragonabili a quello di Prodi con gente come Dini o Mastella (domani potrebbero essere sostituiti da Casini).
Queste sono leggi che potrebbero passare in caso di un vero miracolo italiano. Cioè elezioni che diano la maggioranza dei voti a rifondaioli, radicali, un PD epurato dalle intrusioni vaticane, SEL, Futuro e Libertà, Italia dei Valori e - FORSE - quella cosa strana che si chiama... come si chiama più la propaggine politica di Rutelli? Ah si... API... "con API si vola" diceva una antica pubblicità di benzine.. per un voto trasversale vincente. Divago e questa volta non voglio farlo.
Quanta impotenza può avere accumulato una dirigenza LGBT in tanti anni dove non è riuscita a migliorare del 5% la vita di gay, lesbiche, trans, attraverso un atto politico, per arrivare a considerare questa leggina come fosse lo spartiacque tra la cittadinanza piena e la cittadinanza di serie B?
Ha un valore simbolico. Si è vero. Ma si va a perdere per proporre una legge per le aggravanti per i reati omotransfobici? Ho  persino qualche dubbio che abbiano senso le aggravanti che non siano oggettivamente evidenti all'interno di ogni singolo processo... Faccio un esempio. Dove vale di più l'aggravante: dieci uomini armati che assalgono un etero disarmato per le sue idee politiche mentre porta i bambini all'asilo o un manipolo di skin-without-head che offende e tira uova a una coppia di gay con lo spray di peperoncino in tasca?
Sia chiaro, non dimentico la raffica di omicidi perpetrata contro gay e trans in questo periodo, specie a Roma. Io non posso dimenticarlo perché per 10 anni ho comunicato al sito internazionale del Transgender Day of Remembrance le vittime di omicidio transfobico avvenuto sul territorio italiano, nella solitudine più assoluta (nel senso che nessun* mi aiutava). Ma se siamo agli omicidi, al bullismo, alle offese gratuite, vuol dire che qualcosa di molto grande sta cambiando in peggio in Italia. Basta guardare i feminicidi (io preferisco chiamarli donnicidi), le violenze sessuali su persone con problemi di handicap mentale, gli orrori concessi dallo Stato a private aziende a gestire Lager per anziani malati (in genere di demenza senile), le carceri.. non riesco a nominare tutto. Non si può analizzare l'omotransfobia come un fenomeno a se stante.
E allora, dato che si perde, perché non perdere con dignità presentando VERE LEGGI che dimostrino in che paese viviamo.
Dove sono finite le battaglie per:
  • Il matrimonio anche omosessuale;
  • Il cambio di documenti alle persone trans senza pretendere in cambio, per obbligo, pezzi di carne sana chirurgicamente tagliata e modificata;
  • UNA LEGGE ANTIDISCRIMINAZIONE SUL LAVORO CHIARA ED EFFICACE CHE RECEPISCA LE VARIE DIRETTIVE EUROPEE PER TRANS E OMOSESSUALI  (sono direttive diverse ma altrettanto chiare)
  • porre fine all'abominio commesso sui bambini nati intersessuati che vengono sottoposti alla "cosiddetta normalizzazione" (assegnazione arbitraria ad un sesso o all'altro attraverso intervento di rettifica genitale durante l'infanzia, ovvero ben prima che  si sviluppi, in un soggetto inter-sesso, la sua natura più maschile, più femminile o - perché no? - NEUTRA)
A dire il vero, sull'ultimo punto sbaglio a dire "dove è finita questa battaglia" perché non è mai iniziata e compare nei programmi dei Pride (non tutti) da Genova in poi dove io stessa proposi l'immissione di questa proposta che è la più importante dal punto di vista etico. Programmi di Pride che, è noto,  sono carta straccia in quanto non indirizzati a nessuno in particolare (quindi nessuno deve rispondere alle istanze) e mancanti totalmente di ogni forma di "lotta" nel caso in cui le piattaforme fossero ignorate.
Tutta ARIA FRITTA. Questo è il movimento LGBT in Italia oggi, senza eccezione alcuna. Non faccio neppure l'eccezione di Crisalide Pangender perché non fa parte del movimento LGBT pur nella disposizione di collaborarvi qualora nascesse qualche iniziativa seria. Non la farei comunque vista la scarsa adesione ad un progetto, ad una visione delle problematiche di genere e orientamento sessuale che vada oltre le microidentità difese a spada tratta dei gay macho, dei gay effemminati, delle lesbiche butch, delle lesbiche femme, delle trans, dei trans, delle e dei trans nascoste/i o visbili, operate/i o non operate/i (e operate dove, quanto, con che riuscita...) ed altri infiniti microclan che, detto tra noi, spesso non si amano gran che l'uno con l'altro. Un'adesione aperta a tutti e chiunque perché una identità di genere e un orientamento sessuale lo abbiamo tutte e tutti. E sono individuali, non inseribili tutti questi "dati" nelle categorie, maschio, femmina, trans o etero/omo e.. toh.. bisessuale (che non è un orientamento a se stante).
Non viene, non sono pronti i tempi. Spero con tutto il cuore di riuscire a pubblicare BENE il Manifesto Pangender e Dintorni perchè aiuti a comprendere più persone e far riferimento a Crisalide o far aderire altre ass.ni alla visione (aperta) prevista nel Manifesto.
Per ora godiamoci questo tentativo di cambiare qualcosa per non cambiare niente... e per di più fallito.
Mirella Izzo
P.S.: so che da molto tempo le leadership LGBT non mi leggono più e sono ben felici d'essersi tolte dalle ovaie/palle una "contestazione radicale" al movimento, ciononostante mi scuso con eventuali lettrici/tori appartenenti al movimento per essersi dovute/i leggere cose già scritte decine di volte nelle liste del "movimento LGBT" prima che ne uscissi

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