LODE ALL'IMPERFETTO (SDURATA COPPIE E SVITA CIVILE)
Guardando un banale film (seppur carino nella sua apparente
semplicità della trama principale) come "Scusa se ti voglio sposare"
(seguito di "Scusami se ti chiamo amore") mi sono emersi dei pensieri
che il film, se guardato extra trama principale, quindi
transversalmente, stimola (o perlomeno ha stimolato in me).
Le
coppie scoppiano, non durano. I matrimoni mediamente si sfaldano dopo 4
anni (ufficialmente per cui mettiamoci già un anno di crisi precedente,
mediamente), delle coppie di fatto si sa poco o niente grazie allla
lungimiranza della politica italiana. Ho ragione di pensare che i tempi
siano un po' più lunghi prima di arrivare allo sfaldamento. Questo
perché l'aspettativa - di norma - è minore in una coppia di fatto
rispetto a chi "decide il grande passo". Un passo così grande che le
gambe non lo sostengono.
Prima era diverso. I matrimoni duravano
una vita. Neppure era previsto il divorzio. Prima c'era la soggezione
vicina alla schiavitù della donna nei confronti dell'uomo. Come minimo
la soggezione economica. Le donne NON lavoravano e gli stipendi degli
uomini erano pari a quelli che oggi danno a 2 lavoratori (mettiamo i
componenti della coppia). La liberazione della donna si è miseramente
schiantata contro il muro di un'astuta economia maschilista ancor prima
che capitalista. Molte libertà la donna le ha conquistate e sono
millenni di passi avanti avvenuti in pochi decenni (si pensi che fino a
pochi decenni fa esisteva l'attenuante del "delitto d'onore").
Le
coppie scoppiano e non durano, quindi, perchè le donne non sono più
schiave, l'amore, per natura, non dura per sempre, e finito l'obbligo a
stare insieme anche ad amore finito (che coinvolgeva anche gli uomini
che però potevano distrarsi con amanti quasi ovvie e talvolta persino
non nascoste).
Ma è davvero così? Meglio: è davvero solo questo il motivo?