MESSAGGIO ALLA (TRANS)NAZIONE: ALCUNI CHIARIMENTI
Sebbene mi paia alquanto strano che un messaggio letto al massimo da 30 persone (secondo i motori di ricerca) possa determinare alcunché, sembra che il mio precedente "messaggio alla (trans)nazione" abbia creato qualche problema a chi sta lavorando in AzioneTrans per portare avanti alcuni progetti già in itere o in fase di decollo.
Mi corre l'obbligo pertanto di chiarire alcune cose:
La logica "monarchica" sembra colpire anche chi ci legge: io non sono AzioneTrans, AzioneTrans non è Mirella Izzo (o non solo e comunque non per sempre).
Infine, per parlare di rappresentatività, mi permetto di ricordare che in Italia poche migliaia di iscritti Radicali hanno portato in Italia leggi che regolamentano Divorzio e Aborto. Cosa che un Partito Comunista con MILIONI di iscritti non era riuscito a fare.
Chi non sa discernere qualità da quantità forse non merita neppure di essere preso in considerazione come interlocutore, ma questo è un mio pensiero. Il pensiero di una persona stanca e malata. Non è giusto che tali considerazioni possano essere confuse con il pensiero dell'Associazione tutta. Infatti altre persone in AzioneTrans hanno ancora voglia di raccontare e spiegare e portare a casa quei risultati che il primo gruppo dirigente dell'Associazione non è riuscita a portare.
Insomma voglio chiarire che il mio ritiro è il mio ritiro e non l'annuncio di morte di AzioneTrans che, tanto per aggiungerne una, detiene il portale internet assolutamente più ricco di contenuti in Italia (è anche linkato dal sito del Governo Italiano, o perlomeno lo era nel Governo scorso per una pagina di descrizione di "transessualismo". Oltre SEICENTO pagine piene di notizie, informazioni scientifiche, opinioni, arte (abbiamo prodotto uno spettacolo teatrale e un documentario, terminato nel 2008 ed in via di diffusione), traduzioni di saggistica e di leggi e di sentenze europee sull'argomento e quant'altro.
Abbiamo dovuto aprire un motore di ricerca solo per il nostro sito.
Non si confonda quindi una mia esigenza con le sorti dell'Associazione.
Soprattutto non si confonda un messaggio che tenta di lanciare l'Associazione più in alto, per il suo contrario.
Spero di avere rimediato al danno involontariamente creato a chi lavora nell'Associazione (nella quale sto comunque ancora - ad oggi - lavorando anche io).
Genova 22 gennaio 2009
Mirella Izzo
Mi corre l'obbligo pertanto di chiarire alcune cose:
- le considerazioni da me espresse erano e restano di natura personale. Il mio continuare o meno la militanza in AzioneTrans è INNANZITUTTO dovuta a ragioni di salute e, proprio a causa di questo, credo di avere il diritto di metterla a rischio solo in virtù di progetti che ritengo importantissimi e che contemporaneamente mi vedano, in questi progetti, figura indispensabile;
- Il numero di tesserati in AzioneTrans nel 2008 supera le 30 persone e rappresenta il minimo storico dell'Associazione. A parte gli "anni horribilis" 2006-2007 di cui non ho neppure una contabilità precisa (non ero nel Direttivo), negli anni 2000-2005, AzioneTrans è costantemente cresciuta nel consenso, fino ad avvicinarsi a quota 100 iscritti;
- Se la "rappresentanza" di AzioneTrans (sotto i cento soci) sembra bassa, invito chiunque a verificare quella di altre associazioni trans. La "famosa" Arcitrans Nazionale non ha mai raggiunto 50 soci negli anni in cui è stata in vita, ad esempio. La rappresentanza delle nostre Associazioni è data più dalle utenze che non da chi si impegna direttamente. Peraltro impegnarsi mentre si vive in una condizione di stigma non è cosa semplice e da tutti. AzioneTrans tiene in vita fino al 29 gennaio un Forum frequentato da 400 persone, molte delle quali transgender. Per il 2009 si prevede altra forma di aggregazione di supporto on line.
- Iscritti, volontari e utenti non sono la stessa cosa. AzioneTrans ha avuto un calo di iscritti nel 2008 per vicende ormai note (per chi segue l'Associazione) avvenute nel biennio precedente e non imputabili a nessuna persona attualmente impegnata in Associazione. AzioneTrans anche nel 2008 ha servito centinaia e centinaia di utenti transgender attraverso: consulenze telefoniche 24 ore su 24, gruppi di auto aiuto, forum internet, email, incontri personali, sito web, ecc. La contrazione di iscritti è fisiologica dopo una scissione (tra l'altro si parla di un solo anno di contrazione) mentre è vero che vi è una grave carenza di "volontari/e". La causa della riduzione di volontariato è intrinseca ai motivi che hanno portato alla scissione. AzioneTrans ha infatti cacciato (o messo nelle condizioni di andarsene) chiunque facesse "volontariato" con secondi fini personali. Che in Italia vi siano poche persone transgender disponibili ad un volontariato puro, è stata un'amara considerazione che mi ha portata anche a dare la mia disponibilità a "preparare" nuove leve di persone trans che abbiano in cuor loro di aiutare gli altri e non sé stess* innanzitutto (disponibile a mettere in pubblico i CUD o altre dichiarazioni fiscali di tutte le "cariche" trans e verifica della qualità di vita goduta)
- Nonostante il prosciugamento totale delle casse dell'Associazione, avvenuto a fine 2007, ad inizio 2009 AzioneTrans può contare su circa 4- 500 euro (già "ripuliti" dai debiti accumulati dall'Associazione nei confronti di quei soci/e che hanno anticipato soldi) da investire per le proprie attività;
- Il tesseramento per il 2009 non sarà curato da me e pertanto non subirà i ritardi del 2008. Semplicemente l'Associazione ha circa un mese di ritardo nell'avviare la campagna 2009 che sarà più semplice (ma non posso anticipare cose che non saranno ovviamente decise solo da me);
- AzioneTrans e solo AzioneTrans, nella scorsa legislatura ha fornito l'ossatura del pdl Luxuria sulla questione Transgender (un giorno pubblicheremo la bozza del progetto di legge come lo avevamo in mente noi e come comunque è stato raccolto e ovviamente modificato dalla ex on. Luxuria e dal partito in cui militava).
- AzioneTrans è l'unica Associazione Transgender ad avere portato in Italia il Transgender Day Of Remembrance International in Italia
- AzioneTrans e non altri, ha importato il termine transfobia, prima omologato alla parola omofobia che invece è altra cosa, pur con simili conseguenze;
- AzioneTrans, e solo AzioneTrans si batte perché in Italia si utilizzino i protocolli diagnostici di cura internazionali e non quelli italiani che assoggettano le persone transgender a iter umilianti e "infiniti". Non solo si batte ma ha collaborato affinché in Italia due centri pubblici utilizzassero tali protocolli, prima sconosciuti in Italia (sic!)
La logica "monarchica" sembra colpire anche chi ci legge: io non sono AzioneTrans, AzioneTrans non è Mirella Izzo (o non solo e comunque non per sempre).
Infine, per parlare di rappresentatività, mi permetto di ricordare che in Italia poche migliaia di iscritti Radicali hanno portato in Italia leggi che regolamentano Divorzio e Aborto. Cosa che un Partito Comunista con MILIONI di iscritti non era riuscito a fare.
Chi non sa discernere qualità da quantità forse non merita neppure di essere preso in considerazione come interlocutore, ma questo è un mio pensiero. Il pensiero di una persona stanca e malata. Non è giusto che tali considerazioni possano essere confuse con il pensiero dell'Associazione tutta. Infatti altre persone in AzioneTrans hanno ancora voglia di raccontare e spiegare e portare a casa quei risultati che il primo gruppo dirigente dell'Associazione non è riuscita a portare.
Insomma voglio chiarire che il mio ritiro è il mio ritiro e non l'annuncio di morte di AzioneTrans che, tanto per aggiungerne una, detiene il portale internet assolutamente più ricco di contenuti in Italia (è anche linkato dal sito del Governo Italiano, o perlomeno lo era nel Governo scorso per una pagina di descrizione di "transessualismo". Oltre SEICENTO pagine piene di notizie, informazioni scientifiche, opinioni, arte (abbiamo prodotto uno spettacolo teatrale e un documentario, terminato nel 2008 ed in via di diffusione), traduzioni di saggistica e di leggi e di sentenze europee sull'argomento e quant'altro.
Abbiamo dovuto aprire un motore di ricerca solo per il nostro sito.
Non si confonda quindi una mia esigenza con le sorti dell'Associazione.
Soprattutto non si confonda un messaggio che tenta di lanciare l'Associazione più in alto, per il suo contrario.
Spero di avere rimediato al danno involontariamente creato a chi lavora nell'Associazione (nella quale sto comunque ancora - ad oggi - lavorando anche io).
Genova 22 gennaio 2009
Mirella Izzo
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