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lunedì 26 maggio 2008

Luxuria, otto marzo e considerazioni politiche

"Io, Luxuria, l'otto marzo, il passato, il presente e le prospettive del futuro"
un approfondimento che spazia dai rapporti personali, alle relazioni politiche fra la nostra idea di associazionismo e l'idea di politica dell'on. Luxuria. Considerazioni sulle prossime elezioni

Era da tanto tempo che io e Vladi (l'on. Luxuria) avevamo in mente di conoscerci personalmente in modo più approfondito di quanto fosse avvenuto in precedenza nei saluti veloci di un Pride. Lo era perché fin dai primi mesi dopo la sua elezione in Parlamento abbiamo lavorato insieme per molte cose. Una su tutte, il progetto di legge sulla "qualità di vita delle persone transgenere" che prevedeva - fra tante altre cose - la possibilità di cambiare "sesso" sui documenti anche senza interventi chirurgici, oggi coatti. Prevedeva anche che tale procedimento fosse amministrativo e non più giudiziario (salvo l'autorizzazione agli interventi chirurgici che necessitano - a causa di altre leggi - di una sorta di deroga al reato di mutilazione). Non solo questo ovviamente. Il pdl Luxuria è frutto di una sintesi effettuata in piena autonomia da lei stessa, su un testo che le avevo proposto. Un testo più ampio e che prevedeva anche disposizioni sulle persone intersessuate e il riconoscimento di un risarcimento alle persone transgender vissute prima dell'approvazione della legge 164/82, che hanno subito trattamenti ben oltre i minimi previsti dalla Dichiarazione Universale sui diritti umani.
Alcuni capitoli di quel mio progetto sono stati necessariamente tagliati. Avevano costi per lo Stato che avrebbero reso il suo "passaggio" ancora più impervio di quanto comunque già non fosse con un parlamento "impestato" da deputati dipendenti direttamente dal Vaticano e dai suoi violenti attacchi alla nostra condizione.
Ciononostante qualche chance ci sarebbe pur stata se non fosse caduto il governo. Forse quel testo sarebbe stato emendato in peggio, forse però qualcosa di meglio della 164/82 sarebbe emerso... Del resto il "futuribile" è esercizio mentale piuttosto inutile. Il Governo è caduto. Il pdl con esso.
Per il pdl ed altre ragioni che esporrò, in parte, tra poco, mi sento di invitare questa volta a votare Luxuria. Questa volta più che mai, in quanto seconda di lista in Sicilia. Donne siciliane... sappiate che in Luxuria avete una alleata sincera e vera e che proprio il fatto di essersi conquistata con unghie e denti la condizione di donna, ha particolarmente a cuore tutte le questioni che riguardano i vostri, i nostri diritti. Perché dico "questa volta"? Perché in passato non lo feci questo invito (se non in seconda battuta) e so di avere commesso un errore, pur con qualche giustificazione in merito a come avvenne la sua candidatura.
Ritengo di dover raccontare il rapporto umano e politico (soprattutto il secondo se visto in termini di tempo speso) tra me e "Vladi" perché è stato l'origine di un "sacco di cose", alcune belle, altre, purtroppo, deprimenti.
Fra tutte le cose deprimenti, la peggiore è stata la reazione di TUTTE le altre Ass.ni transgender italiane, riunite sotto il nome di "Coordinamento Trans Silvia Rivera" (pace alla tua anima Silvia... rimarrà sempre nei miei ricordi la serata, la notte ed il mattino della sera del World Pride a Roma a discutere insieme in casa di Helena e con la tua compagna e il mio compagno transgender di allora, nonché co-fondatore di Crisalide, Matteo Manetti). Si perché dopo mesi che Vladi aveva chiesto alle Ass.ni di portare dei contributi per il pdl che intendeva scrivvere e dopo mesi di silenzio e dopo che casualmente venni a sapere di questa situazione parlando al telefono con lei e mi offrii quindi io di aiutarla con le mie piccole o grandi competenze, si scatenò la furia generale di chi non sa fare ma non vuole che altri facciano. Una riunione del Coordinamento vide interventi che volevano rifiutare il pdl di Luxuria senza neppure leggerlo a causa del fatto che si era rivolta a me senza "l'autorizzazione del Coordinamento" (sic!) e che io mi sarei esposta per carrierismo o chissà quali altri privilegi (in realtà ho solo riempito un vuoto di capacità elaborativa dell'intellighentia associazionistica trans). Anche Luxuria ebbe le sue pesanti critiche perché non avrebbe consultato il Coordinamento su chi doveva essere demandato a collaborare con lei. In realtà Luxuria aveva chiesto da mesi al Coordinamento documenti e proposte che non arrivarono mai. Quando Luxuria si lamentò con me del fatto, solo in quel momento mi offrii. Ma ad una condizione: che il mio nome non dovesse mai uscire fuori all'interno del "Gotha" associativo trans. Conoscevo "le mie pollastre" e prevedevo cosa sarebbe successo. Infatti poi il mio nome venne fuori (non da me, non da Luxuria ma da una persona che sapeva interna alla di allora Crisalide) e quanto prevedevo accadde puntualmente. Forse peggio di quanto mi aspettassi, ma accadde (anche se i verbali furono poi ripuliti da questi eccessi, ma non totalmente).
E' buffa la vita. Io fui forse l'unica presidente di Associazioni Trans italiane a NON dare la mia preferenza a Luxuria quando si presentò candidata.
Ritenevo che Rifondazione Comunista si fosse comportata male dopo che Bertinotti aveva scritto che l'Associazionismo Transgender (e gay e lesbico) doveva essere protagonista anche nelle liste del suo partito. Ritenevo che Luxuria da troppi anni si era allontanata dall'associazionismo di "base", dal contatto con le tante diverse realtà transgender (non solo quelle della Mucca Assassina)... Insomma la ritenevo più un "personaggio" che una trans in grado di dare un contributo alla nostra fame di diritti. Fu eletta e da quel giorno presi atto delle cose. Ebbi un primo abboccamento con lei e nel giro di poco tempo modificai drasticamente le mie idee. Certo era pur vero che non era aggiornatissima sulle nostre istanze, ma aveva due qualità piuttosto rare sia in ambito "dirigenziale" dell'Associazionismo LGBT, sia in ambito politico che sopperivano più che egregiamente a questo "problema" : umiltà e voglia di prepararsi al meglio.
Fu così, che già prima della questione pdl, io mi resi disponibile a fornirle tutto il materiale che la di allora Crisalide aveva acquisito come conoscenze, istanze ecc.. Lei ne fu felice e non solo. Lesse e imparò le questioni sulle quali non era più aggiornata ad una velocità incredibile. Sia chiaro... Vladi pensa con la sua testa... Semplicemente le mancavano alcuni dati. La gestione degli stessi è stata poi sua, integrata alle sue conoscenze e capacità. Il mio ruolo è stato quello di supporto informativo. Nient'altro... (scherzosamente mi ha definita la sua Wikipedia transgender) almeno fino al pdl dove ho avuto un ruolo più propositivo (ma comunque sempre con la sua ultima parola e l'ultimissima dell'Ufficio Legale del suo partito).
Per me Luxuria è stata una delle più belle sorprese che ho ricevuto nei miei anni di militanza. Anni in cui ho avuto forse più delusioni che entusiasmi, rispetto a tanta "dirigenza" trans. Da lei non ho ricevuto né soldi, né altro tipo di "pagamento". Nessuna contrattazione di vantaggi per me o per l'Associazione. Nessuna "candidatura" o ruolo nel partito (almeno fino ad oggi e per mutua e reciproca convinzione). Enttrambe abbiamo collaborato senza altri fini che non riguardassero il miglioramento della qualità di vita delle persone trans. Tutto questo lavoro e consultazione reciproche è avvenuto per email o per telefono. Da qui è nato il reciproco desiderio di guardarci in faccia, di parlare "tete a tete" (tette a tette, se preferite!).
Mirella Izzo, Vladimir Luxuria, Chiara Masini
7 marzo 2008: da sx a dx: Mirella Izzo, Vladimir Luxuria, Chiara Masini
Tornando al resoconto, questo incontro tanto atteso è finalmente accaduto il 7 marzo e poi si è replicato l'8 marzo per la "celebrazione mondiale sui diritti delle donne" nota ai più e al sistema industriale come "festa della donna".
Una cena di finanziamento avvenuta dentro una sede di Rifondazione Comunista il sette sera, è stata la prima occasione per "sentire" quel che prima erano opinioni o pensieri. Una serata per me e la mia compagna Chiara molto piacevole. La sede era ovviamente piena di molta eterogenea gente. Molti comunisti di "vecchio stampo" che erano anni che io non vedevo dopo i "cambiamenti" del PCI e delle sue mutazioni successive in PDS, DS ed infine "Democratici". Molte bandiere rosse con le insegne delle sedi del PCI. Molte persone anche anziane. Il fatto che più mi ha colpita al cuore è stato vedere queste persone educate nel passato sicuramente alla totale incomprensione verso i Diritti Civili di minoranze come la nostra, avvicinarsi a Luxuria, darle la mano, complimentarsi per il suo lavoro, chiederle una "foto ricordo". Non solo... essendo state, io e Chiara, invitate da Luxuria, analogo atteggiamento abbiamo ricevuto anche noi... Ed anche i nostri piccoli contatti affettivi (qualche bacio in bocca) è passato nella totale accettazione di queste persone che parlavano in genovese stretto: fra loro molti operai, portuali e operaie e casalinghe. Categorie che fino ad una decina d'anni fa erano ben poco sensibili alle "diversità" in ambito sessuale, arricchite da questa rivoluzione culturale. L'apertura mentale di queste persone, abituate da decenni alla lotta per altri diritti, è stata una piacevolissima esperienza. Verificare quanto sia stato tutto sommato facile per loro comprendere che i diritti sono o tutti o nessuno, mi ha fatto pensare molto. Molto anche alla chiusura mentale di altre fasce di popolazione: dell'intellighetia, degli intellettuali, dei giornalisti (con qualche rara eccezione), dei politici. Emozionante esperienza. Cose che magari potevo intuire, sapendo quanto Luxuria è amata fra la base del suo partito, ma che a vederle e "respirarle" ha fatto tutto un altro effetto.
Il Giorno dopo, di pomeriggio, al Museo di Sant'Agostino, un importante dibattito organizzato dall'Associazione "Usciamo dal Silenzio". L'otto marzo a parlare di prostituzione. Un atto tanto coraggioso quanto ignorato dai media locali, nonostante la presenza di un onorevole del nostro Parlamento.
Anche in questa circostanza ho avuto modo di sentire quel che da un po' avevo capito intellettualmente. Il pubblico era davvero tanto per la capienza della sala. Sicuramente più di cento persone. Quasi (ma non) tutte donne di ogni età e ceto. Molte femministe storiche e nuove, molte lesbiche. Dopo l'interessante intervento della Sociologa E. Abbatecola, dell'Università di Genova è stata la volta di Luxuria. Il suo intervento è stato un qualcosa che probabilmente anche solo 5 anni fa sarebbe stato vissuto con molta diffidenza dal pubblico in gran parte femminile a causa del fatto che avrebbe avuto difficoltà a riconoscere in lei una donna come loro, nella sostanza. Un lungo excursus storico sulle violenze contro le donne, fatti e commenti sulla deprivazione di diritti delle donne nel mondo. E ovviamente poi anche il tema della prostituzione. Più volte è stata interrotta da applausi a scena aperta e soprattutto la sensazione che il pubblico femminile non percepisse la minima distanza fra lei, transgender, e loro, donne nate tali. Forse proprio a causa di questa bella novità che però si manifestava verso una persona nota, in qualche modo famosa, e a causa del tempo a disposizione per la sala che scarseggiava, il mio intervento (tagliato del 90% per dare spazio ad altre persone rispetto agli appunti che avevo preso) si è fondamentalmente basato sui temi che a me stanno più a cuore. Ho scelto di non parlare dell'epifenomeno prostituzione (sul quale peraltro avrei avuto da dire), ma delle origini che a mio parere hanno determinato tutte le discriminazioni contro le donne: il maschilismo, la cultura maschilista.

L'intervento di Mirella Izzo
E mi sono soffermata sul rischio di un maschilismo inconsapevole introiettato da parte di una certa quantità di donne "vendute" inconsapevolmente (o per stato di necessità.. si deve pur mangiare) alle logiche di una economia scritta al maschile e quindi assorbite ai valori della concorrenza e dell'emarginazione, del denaro come metro di valutazione del valore di una persona, rispetto al valore dell'inclusione e del "taking care", che appartengono storicamente, culturalmente e forse anche fisicamente, alle donne.
nfine mi sono permessa di appellarmi affinché tutte le donne presenti comprendessero l'importanza dell'apporto transgender (specie MtF, ma non solo) alle cause della donna. Proprio le nostre "differenze" sono un patrimonio strategico a disposizione del movimento femminista ed anche lesbico. Non sia solo la pur bravissima Luxuria ad essere considerata "pari", ma che cadano tanti separatismi ancora presenti sia in ambito femminista, sia in quello lesbico, verso le persone come me e Luxuria. Noi siamo una risorsa e non spie maschili. Semmai lo siamo state quando vivevamo, costrette dalla biologia, a vivere da "maschi" fra "maschi". Là siamo state, nostro malgrado, agenti femminili in "copertura" e la copertura era l'apparenza maschile dei nostri corpi. Mentirei se non dicessi che anche il mio intervento ha ricevuto molti applausi.
Un otto marzo delle donne, a Genova, in cui, forse per la prima volta, l'apporto di donne transgender è stato trainante nell'elaborazione del senso di questa giornata, del senso identitario di donne.
Un enorme ringraziamento va anche alle donne associate in Usciamo dal Silenzio che coraggiosamente hanno fatto una scelta che poche altre avrebbero fatto, sia per il tema trattato, sia per la scelta degli ospiti. Una bella esperienza di vita, un bel momento politico, un bel ricordo da conservare nel cuore.
Mirella Izzo
presidente AzioneTrans
Genova, 9 marzo 2008

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